Giro in e-bike ad ampio raggio, si parte da Montebruno e si sale su asfalto fino all'abitato di Zeppado per 3,5 km, la salita sempre a pendenze costanti ci porta in quota e poco prima dell'ultimo tornante che immette nel borgo saliamo decisi nel bosco su un sentiero ripido ma dal fondo compatto e quindi ci inoltriamo su una carrareccia ampia dall'ottimo fondo appena pulito. Il sentiero alterna brevi tratti di salita e pianura e nella parte centrale risulta un po' ingombro di rami e foglie ma sempre pedalabile. Si raggiunge così nuovamente l'asfalto poco prima di superare la Cappelletta di Rondanina e in seguito si perviene all'omonimo abitato, con un'ottima pavimentazione. Attraversato si segue il segnavia pallino giallo e si scende con due ripidi rilanci e su fondo boschivo abbastanza agevole fino al sottostante torrente Cassingheno, lo si attraversa e si nota l'azione della forza dell'acqua sull'erosione del terreno. Inizia ora una, a volte ripida salita su ottimo fondo battuto e successivamente prativo fino a Fascia, dove una fontanile ci garantisce una buona scorta d'acqua e di ristoro. Si raggiunge la sovrastante strada per Casa del Romano e la si percorre fino al tornante dove si devia a destra per il sentiero che porta ai Prati della Cavalla, di fronte alla prima rampa dello stesso, scendiamo per il veloce e ben tenuto sentiero fino a Fontanarossa (con alcuni brevi rilanci), dove troviamo ristoro al Bar. Lasciamo Fontanarossa per scendere lungo la strada di fondo valle e all'altezza di un grande alveare svoltiamo per un sentiero poco identificabile che sembra perdersi nel bosco, segnato da un pallino blu, che diventa più evidente tanto più ripido fino ad incrociare il sentiero che con alcune rampe pietrose e poco pedalabili ci fa riprendere quota in direzione di Spescia che raggiungiamo dopo una gradita discesa. La strada ora sterrata e carrabile dopo poche centinaia di metri sale leggermente e ci porta su una costa da dove parte un sentiero molto interessante, l'attacco è in salita con alternarsi di tre ripidi tratti sempre pedalabili, che ci fanno prendere quota e dopo un primo assaggio di discesa risaliamo per l'ultima asperità, dopo di che è pura goduria scendere sul sentiero sempre evidente e pulito fino a incrociare lo sterrato che in breve ci porta a Zerbo e sulla SS45. L'ora tarda ci invita ad una variante per ristorarci ad Isola a pranzo davanti ad un piatto di taglierini ai funghi (dove cogliamo l'occasione di ricaricare anche la batteria). Ripartiamo e ritorniamo al bivio per Casanova e saliamo per un paio di km fino ad incontrare sulla destra all'altezza del 4° tornante una strada sterrata che si inoltra nel bosco, dopo alcune centinaia di metri dopo i condotti dell'acqua scendiamo a destra lungo uno stradello sterrato, fino ad una zona prativa dove si perde un po' la linea ma non è difficile recuperare la traccia e proseguire lungo il tratturo fino ad un cancello posticcio, che attraversiamo e richiudiamo per proseguire in leggera salita fino a pervenire a Fontanigorda. Attraversiamo il paese e ci dirigiamo verso Casoni per salire a sinistra dal sentiero che rimonta il bosco con alcune rampe impegnative, arrivati ad incontrare i due cartelli segnaletici che indicano "Fontanigorda" e "Casoni" lasciamo il sentiero più largo per svoltare a destra in un sentierino che con alcuni sali scendi ci fa sbucare sulla strada che sale al Passo di Frugarolo, qui però un importante quanto inaspettato inconveniente tecnico ci costringe a rientrare via asfalto a Montebruno.
