Traseul cicloturistic VIA AURAEA
Un percorso ciclabile con partenza da Roșia Montană, distretto di Alba, Romania.
Panoramica
Su questo percorso
Aparentemente inalterabile, eterno e molto raro in natura, considerato metallo divino, associato con la luce del sole, carico di molteplici e profonde qualità e significati simbolici, trasformati in valori supremi e attributo del potere delle élite religiose, politiche o militari, assunto tacitamente o decretato come la misura di tutte le cose, della ricchezza e della forza delle comunità, materia che ha messo in movimento individui e società, generando guerre, complicati giochi diplomatici, spingendo a crimini o spedizioni fino all'estremità della Terra, ma generando, allo stesso tempo, straordinarie realizzazioni tecnologiche nella corsa per portarlo alla luce dalle profondità della crosta, per lavorarlo e trasformarlo in opere d'arte - da oltre 9000 anni l'oro continua a affascinare e attrarre l'umanità, diventando il vero motore della storia.
La storia e l'immaginario collettivo antico e moderno hanno posizionato la Dacia, insieme ad altre poche province, tra i mitici paesi dell'oro del Mondo Antico. Come dimostra il testimone di Erodoto, la leggenda del paese attraversato dal fiume Maris (l'attuale Mureș), luogo di un'abbonanza straordinaria d'oro, nasce e comincia a circolare nel mondo greco almeno dal V secolo a.C.
L'esistenza di una letteratura antica sulle ricchezze della Dacia all'inizio del II secolo a.C. è confermata dal fatto che lo stesso Traiano si è documentato su questo argomento, prima dell'inizio delle operazioni militari di conquista della Dacia: 'Poiché essendo un uomo saggio e apprendendo dai libri che questo paese è ricco e potente in armi ora e che era in precedenza il paese che il grande Traiano ha conquistato sconfiggendo Decebalo, il re dei Geti, e ha portato ai Romani cinque milioni di libbre d'oro e due volte tanto d'argento, oltre a coppe e oggetti che superano i limiti di qualsiasi prezzo, di bestiame, armi e oltre cinquecentomila uomini molto potenti con armi.' (Critone - Getica).
Il bottino era così ricco che Traiano decise nel 107 di ritirare dalla circolazione le monete d'argento usurate e di coniarne altre nuove con un titolo di valore più ridotto. Alcuni storici attribuiscono questa svalutazione all'inondazione con metalli preziosi provenienti dalla Dacia del mercato romano.
Allo stesso tempo, dopo la conquista della Dacia, Traiano lanciò il programma edilizio e civile più ambizioso e ampio che l'Impero Romano conoscesse, dalla conquista dell'Egitto all'epoca dell'imperatore Ottaviano Augusto, così come la riduzione della pressione fiscale sui contribuenti, trasferimenti generosi di beni e denaro verso il proletariato romano e il sostegno a misure a lungo termine per la crescita demografica dell'Italia.
I depositi d'oro nel territorio attuale della Romania sono molteplici, ma senza dubbio la zona produttrice d'oro più famosa della vecchia provincia romana della Dacia è stata il Poligono d'Oro o quadrilatero aurifero dei Monti Metaliferi, delimitato nella contea di Alba dall'area di Zlatna e Roșia Montană con le aree adiacenti di Almașul Mare, Bucium e Baia di Arieș, zone molto ricche in metallo prezioso. In effetti, una delle più grandi pepite scoperte, più tardi, fu quella di Abrud nel 1536 e pesava circa 5,6 kg.
Come abbiamo mostrato in precedenza, l'oro non è esclusivamente un elemento chimico, ma è piuttosto il motore di un vero fenomeno che ha generato ampi sviluppi urbani, sociali, rotte commerciali e presenze militari con tutto ciò che ciò implica.
In questo contesto, la rotta culturale che proponiamo non si riferisce solo all'estrazione primaria del minerale. Pertanto, proponiamo come punto di partenza la zona di estrazione (Zlatna-Roșia Montană-Bucium), ma anche le strade lungo le quali il metallo prezioso arrivava alla 'strada antica' della Dacia romana (il Mureș), le aree di amministrazione dell'estrazione dell'oro (Zlatna-l'antica Ampelum), le forze militari coinvolte nella protezione dell'estrazione e del trasporto dell'oro (Abrud, Zlatna, Alba Iulia) e, non da ultimo, la zona dove si organizzavano i trasporti verso Roma (Alba Iulia).
In quest'ultimo caso, la presenza dell'oro portò alla costruzione dell'unico castrum di legione che funzionò durante l'intera dominazione romana in Dacia, allo sviluppo delle sole due città, portando lo stesso nome, Apulum, elevate al rango di colonia della Dacia romana. Infatti, Apulum diventa alla fine del II secolo a.C. la città più ricca di Dacia, ricevendo a metà del III secolo l'epiteto di Chrysopoli (la città d'oro o la città dell'oro).
Tutti questi argomenti fanno sì che Roșia Montană - l'antico Alburnus Maior e Alba Iulia - l'antico Apulum siano incluse nella lista provvisoria dell'UNESCO. Queste sono, secondo noi, sufficienti motivi per certificare la rotta VIA AURAEA come una rotta culturale e turistica che avrà senza dubbio un impatto sullo sviluppo del turismo locale, nazionale e internazionale.
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- Durata
- 70,6 km
- Distanza
- 596 m
- Salita
- 1.208 m
- Discesa
- ---
- Velocità media
- 923 m
- Altitudine max.
Qualità del percorso
Tipi di percorsi e superfici lungo il percorso
Tipi di percorso
Strada tranquilla
9,2 km
(13 %)
Strada
3,5 km
(5 %)
Superfici
Asfaltato
58,6 km
(83 %)
Non asfaltato
2,1 km
(3 %)
Asfalto
58,6 km
(83 %)
Terra
2,1 km
(3 %)
Non definito
9,9 km
(14 %)
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- Posizione
- Roșia Montană, distretto di Alba, Romania
- Vartop - Rosia Montana
- Distanza
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- Salita
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- Discesa
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- Distanza
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- Salita
- 231 m
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- Salita
- 215 m
- Discesa
- 621 m
- Posizione
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- Salita
- 466 m
- Discesa
- 463 m
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- Salita
- 1.086 m
- Discesa
- 1.088 m
- Posizione
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- Reduta CX
- Distanza
- 2,9 km
- Salita
- 81 m
- Discesa
- 82 m
- Posizione
- Roșia Montană, distretto di Alba, Romania
- 4 Tăuri
- Distanza
- 10,5 km
- Salita
- 406 m
- Discesa
- 404 m
- Posizione
- Roșia Montană, distretto di Alba, Romania
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