2014 Pünkösdi Huta Túra - 2. nap

2014 Pünkösdi Huta Tour - 2° giorno

2° giorno - Sabato in montagna:

Ci siamo svegliati presto, abbiamo fatto colazione e dopo le 9 ci siamo messi in cammino. Nessun rumore di auto, nessun urlo, solo il canto degli uccelli e il ronzio degli insetti nel silenzio. Si può dormire a lungo.

Per oggi sono pianificati Kőkapu e Füzer.

Siamo scesi da Nagyhutár per la strada verso Kishutára. A Kishután c'era molto movimento, una grande preparazione. Cosa c'è qui? Oggi si tiene il Festival Pünkösdi Kakas. Gara di stufato di pollo e eventi per tutta la giornata. Dobbiamo vederlo quando torniamo.

Dopo Kishuta, siamo andati a Kőkapura. Qui abbiamo trascorso un po 'di tempo. Ci siamo seduti lungo il lago e abbiamo ammirato le statue fatte di legno. Durante il tragitto abbiamo mangiato delle fragole. Poco dopo, siamo tornati a Kishutára per lo stesso sentiero forestale. Ora ci siamo resi conto che la strada verso Kőkapu saliva, poiché era più facile rotolare indietro. Ci siamo diretti verso Pálháza. A Pálháza c'è un'officina di biciclette. Abbiamo fatto la spesa per il fine settimana nel negozio di fronte. Bisogna stare attenti in questi piccoli villaggi, perché i negozi chiudono presto e ci si può facilmente rimanere senza niente. Quindi abbiamo riempito bene la mia borsa, poiché domenica e lunedì i negozi non sono aperti a causa della festa di Pentecoste. Quindi un paio di chili in più e possiamo partire.

Qui non abbiamo più seguito la pista ciclabile. Anche la strada aveva relativamente poco traffico. Attraversando Filkeházá, eravamo in una salita quasi continua verso Füzer. Pensavamo che sarebbe stato bello rotolare indietro su questa strada. Ma abbiamo saltato proprio le parti più ripide.

Prima di Füzer c'era un'altra salita più piacevole, che penso solo noi ciclisti transdanubiani percepiamo, e siamo stati in cima al villaggio. Grande silenzio, caldo e quasi non c'era anima viva per la strada. Non siamo andati a visitare il castello. Ci siamo seduti a riposare un po '. Abbiamo mangiato un gelato, assaggiato gli alberi di fragole e siamo partiti. Abbiamo sentito al bar del gelato che il lago Izra in Slovacchia non era lontano, quindi abbiamo deciso di andarlo a vedere. Contornando quasi la collina del castello, siamo arrivati a Pusztafalva. Qui abbiamo chiesto quale strada portasse al lago. C'erano due strade davanti a noi, quale dovremmo scegliere? Abbiamo scelto la più ripida. Lo siamo saputo solo dopo qualche curva. Vergogna o meno, siamo scesi e abbiamo spinto un po ‘le macchine nella pendenza. Essendo un percorso asfaltato, anche in Ungheria, il segnale stradale mostrava una pendenza del 10%. Pensavamo che ci saremmo divertiti a rotolare. Rotolavamo, ma ora solo indietro, poiché al posto di una salita era stato messo un cartello di discesa. Quindi quella discesa è diventata una salita. Beh, succede. In un bellissimo ambiente, nel bosco, accanto al bosco, siamo arrivati al lago Izra su strade di ghiaia e terra percorribili. Ci aspettavamo qualcosa di più grande, ma c'erano comunque persone che nuotavano, remavano e grigliavano. Dopo una breve pausa, abbiamo deciso di tornare indietro. Ora siamo rotolati per la maggior parte della strada, e in alcuni punti era possibile persino accelerare. Fino a Pálháza non abbiamo praticamente dovuto pedalare. Questo pedalare è come cucinare. Cucini tutto il mattino affinché la famiglia mangi tutto in 10 minuti. Pedali per ore in salita per scendere in pochi minuti. Ma questa discesa sarà la ricompensa del pedalare.

A Kishuta, ci siamo fermati al festival Kakas, dove ospiti invitati si sono succeduti nel programma, le persone mangiavano, bevevano e si divertivano. Anche noi abbiamo passato un po 'di tempo lì. Abbiamo assaggiato il goulash di pollo, abbiamo parlato con i locali e poi ci siamo messi in cammino di nuovo verso Nagyhutára.

A Nagyhután ci siamo fermati in un pub per una buona birra fredda. Qui abbiamo di nuovo conosciuto i locali, poi ci siamo diretti a casa. Abbiamo iniziato a preparare la cena. C'erano patate al pepe nel calderone. È vero che è un po' più salato rispetto a quello dell'est, ma era il nostro.

Riepilogo del secondo giorno: 55 km, 4 ore 4 minuti