Ionio-Tirreno

Tappa abbastanza dura. Dal mare si sale inevitabilmente. Inoltre è tutta scoperta. Approvvigionarsi di acqua all' inizio e ogni qualvolta ce ne fosse possibilità. E' la strada più breve per raggiungere (il giorno successivo) le Piccole Dolomiti Lucane. Stigliano con i suoi 900 mt di altitudine domina tutta la valle del Sauro. Si raggiunge passando per il suggestivo paese fantasma di Craco Vecchia dove, che io sappia, c'è solo un ristorante, altrimenti è necessario fare sosta rifornimento a Craco Peschiera, una decina di chilometri prima. Fino a Stigliano non c'è più nulla. E' necessario arrivare fin qui perché prima non ci sono strutture ricettive che io conosca. Iniltre è meglio fare qualche chilometro in più in questa tappa e alleggerire quella di domani. E' consigliato prenotare il pernottamento in anticipo. CRITICITA': intorno al km 20 c'è una sentiero sterrato di alcuni chilometri percorribile con bici mtb/trekking/gravel.E' una scorciatoia "obbligata" perché consente di evitare la SS598 Fondo Valle d'Agri. In ogni caso è molto bella perché attraversa un parco di calanchi. Il tratto è visibile sulla mappa zoomando sul km 20, inizia nei pressi dell, "azienda agricola Cantine Crocco" fino al successivo incrocio con la SP103. molto caldo se c'è sole

L'altra faccia della Basilicata, quella verde e boscosa. Non mancano le salite anche in questa tappa; corta ma intensa. In compenso c'è tanta ombra e paesaggi mozzafiato. Tappa corta anche per avere il tempo di visitare il bellissimo borgo di Pietrapertosa dove è possibile fare il "Volo dell'Angelo". Volare fino Castelmezzano e tornare a Pietrapertosa con un'altre linea di volo ancora più spettacolare. Il punto di partenza del ritorno si raggiunge dopo una panaramica escursione all'interno del parco delle Piccole Dolomiti Lucane. Per fare questa esperienza ci vuole qualche ora ma allo stesso tempo è necessario prenotare con largo anticipo. stesso discorso vale per il pernottamento.

Nel cuore della Basilicata. anche queste tappa regalerà vedute  Si esce da Pietrapertosa verso il bosco fino al valico di Sella Lata. Si scende verso Laurenzana per poi poco dopo risalire in direzione dell'omonima Abetina, e dopo averla attraversata ridiscendere in direzione Viggiano, il paese più ricco d'Italia. Benvenuti in Val d'Agri, il Texsas d'Italia. Il più grande giacimento petrolifero di tutta Europa che Eni ahimé sta sfruttando ormai da tanti anni. Avrete modo di passare vicino al centro oli e sentire gli inquietanti rumori provenienti da un vero e proprio mostro ma tant'è...Poco dopo si attraversa il fiume Agri e si arriva a destinazione. H messo il fine tappa nei pressi dell'agriturismo Parco Verde, situato a pochi metri dal parco geologico di Grumentum che vale la pena visitare. Ovviamante è necessario verificare  in anticipo la disponibilità per pernottare. Qualora non fosse possibile si può cercare qualcosa a Sarconi che è posto a valle, altrimenti è necessario salire persso gli abitati di Grumento Nova o Moliterno. conviene prenotare in anticipo.

Da Grumento in direzione Sarconi e quindi in direzione del lago di Cogliandrino. Si raggiunge la frazione di Pecorone evitando la SS653 Sinnica. Si continua in direzione nord-ovest sulla vecchia SS19 (lungo la quale sono in atto i lavori per la riconversione della vecchia tratta delle ferrovie Calabro-Lucane) fino a Lago Sirino dove conviene fare una sosta. Si riparte ini direzione Rivello e dopo alcuni chilometri si gira verso Nemoli. Dopo il paese è necessario scendere fino al fiume per poi risalire verso Trecchina. Questa manovra è necessaria per evitare la trafficatissima SS585 Fondovalle del Noce. Rimane l'ultima fatica per superare Trecchina e godersi la meravigliosa discesa con vista mozzafiato sul golfo di Policastro. Arrivati a Maratea c'è solo da scegliere una delle tante spiaggette dove poter fare il bagno. Conviene prenotere per tempo vista l'alta stagione. CRITICITA': lungo questa tappa vi imbatterete su strade con divieto di transito per cicli e motocicli. E' l'ultima follia delle Provincia di Potenza. Lo fanno perché, trattandosi di strade dissestate, si mettono al riparo da eventuali denunce a seguito di incidenti. La cosa è folle semplicemente perché chi fa cicloturismo è abituato a percorrere strade con buche e qualche frana. In ogni caso noi le percorriamo. E offriamo tutto il nostro supporto come FIAB Potenza ciclOstile a chi dovesse malauguratamente subire una contravvenzione.