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L’itinerario si propone di riscoprire antiche vie di percorrenza
utilizzate nei secoli passati dagli abitanti di Montalto per recarsi
in pellegrinaggio a San Pellegrino in Alpe.
Lontano dai trafficati percorsi della viabilitĂ convenzionale,
queste antiche vie rappresentano itinerari ideali e di grande
fascino per l’escursionismo in MTB.
Il percorso ha inizio dal borgo di Montalto, situato sulle pendici
del M.te Duro in bella posizione panoramica in Comune di
Vezzano sul Crostolo. Passando da alcune borgate
caratteristiche della frazione si raggiunge lo spartiacque tra le
valli del Crostoso e del Tresinaro, dove transita il Sentiero
Spallanzani. Lasciata definitivamente la Valle del Crostolo e
seguendo l’antica via dell’illustre scienziato scandianese si
procede tra saliscendi per raggiungere il fondo valle Tresinaro,
nei pressi di Cerpiano.
Cominciamo ora a risalire il versante opposto per portarci sulla linea di spartiacque con la Valle del Secchia in
corrispondenza dell’antica Pieve di San Vitale. In breve e senza troppo impegno si raggiunge il Castello di Carpineti, i
cui resti ben documentano la presenza Matildica in questi territori.
Una piacevole discesa sul Sentiero Matilde con ampi tratti aerei e panoramici ci conduce al Fiume Secchia a valle del
borgo di Cogliola. Risalendo il versante opposto, in breve arriviamo a Cavola, dove, approfittando della Festa della Birra,
faremo sosta per la cena ed il pernottamento c/o la Canonica.
Il giorno seguente, proseguendo sul Sentiero Matilde ed attraversando le antiche borgate di Stiano e Manno si
raggiunge la pregevole Pieve di Toano, bell’esempio di architettura romanica. Oltrepassata la Pieve, lasciamo
definitivamente la Valle del Secchia per addentarci nella piĂą incontaminata e dirupata valle del Dolo. Sovrastando
impressionanti gole che l’azione erosiva delle acque impetuose hanno intagliato nella montagna raggiungiamo il borgo di
Cadignano, nonché l’omonimo e caratteristico Ponte a “schiena d’asino” sul Dolo.
Si continua a risalire verso monte il corso del torrente sul lato reggiano fino all’abitato di Morsiano. Utilizzando il ponte
della carrozzabile che conduce a Panigale si guadagna il versante modenese nei pressi del mulino di Morsiano per poi
immettersi sulla via del Trecciolino. Inizia ora un tratto praticamente pianeggiante molto suggestivo. La strada realizzata
per la costruzione delle opere idrauliche connesse all’invaso di Gazzano è intagliata nelle pareti strapiombanti delle gole
scavate dal torrente e supera profonde depressioni prodotte da due affluenti del Dolo con aerei e inusuali ponti per il
nostro Appennino.
Raggiunto il Lago di Gazzano formato a seguito dello sbarramento artificiale del torrente, si prosegue per Fontanaluccia
dove la Casa Vacanze le Perdelle ci ospiterĂ per la notte.
Il giorno seguente si raggiunge Madonna di Pietravolta collocata sulla linea di spartiacque che separa il bacino
idrografico del Dolo da quello del Dragone. Ci troviamo ora sulla Via Bibulca che seguiremo fino a San Pellegrino in Alpe
passando da San Geminiano e il Passo delle Radici.
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