Wie Radfahren in Gagliano del Capo aussehen könnte.

Gagliano del Capo mit dem Fahrrad

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Regionenporträt

Lerne Gagliano del Capo kennen

Finde die richtige Fahrradroute in Gagliano del Capo, wo wir 19 Fahrradrouten für dich zum Erkunden haben.

1.811 km

Aufgezeichnete Strecken

19

Fahrradrouten

5.042

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Von unserer Community

Die besten Fahrradrouten in und um Gagliano del Capo

T24 - Il sentiero delle grotte Cipolliane 5.110
MTBUnbefestigt
Sergio Scordari
0

T24 - Il sentiero delle grotte Cipolliane 5.110

Fahrradtour in Gagliano del Capo, Apulien, Italien

Il gruppo "Va" sentiero" vi propone: TREKKING SUL MARE - Ventiquattresima Tappa “Marina di Novaglie e il sentiero delle Cipolliane" QUANDO: Domenica 14 novembre PARTENZA:  da Calimera (via Coccaluto angolo via Mascagni) Ore 8,45 - Sul posto (Marina di Novaglie) - Ore 9,30 SI RACCOMANDA LA MASSIMA PUNTUALITA' LUNGHEZZA PERCORSO: km 6 - Asfalto / Sentiero / Tratturo / Scogliera TEMPO MINIMO DI PERCORRENZA: 3 ore PUNTI DI INTERESSE: Porticciolo di Novaglie - Sentiero delle Cipolliane - Grotte Cipolliane Passo dopo passo, sulla linea di confine tra la terra e il mare, tra le rocce scoscese e il blu intenso del mediterraneo, si percorre il Sentiero delle Cipolliane, adagiando il cammino sull'andatura della costa , a tratti in salita e a tratti in discesa. E' un percorso naturalistico spettacolare quello che inizia lasciandosi alle spalle località "Chiancareddha" e prosegue verso est, in direzione Marina di Novaglie. Il sentiero si snoda lungo un paesaggio mozzafiato a picco sul mare con splendide vedute sulla linea della costa, speroni rocciosi cosparsi di euforbia e fichi d'india. Un susseguirsi di ampie curve, dietro le quali si scorgono, di volta in volta, i testimoni di un vita contadina oramai dimenticata: pajare, muretti a secco e mantagnate, vere e proprie mura di pietre realizzate per riparare la zona costiera, un tempo coltivata, dal vento proveniente dal mare, carico di salsedine. Di tanto in tanto una panchina in legno ci invita a sedersi per ammirare il magnifico riflesso del sole sulle acque del mare, acceso e scintillante nelle ore del primo mattino, più dolce e soffuso nel pomeriggio. Uno scivolo roccioso accompagnato dalla staccionata in legno, conduce ad uno stretto valico naturale di sassi ammucchiati, dietro al quale si nasconde uno scorcio di Salento che in pochi conoscono. Varcata la soglia del piccolo ingresso, si prova la sensazione di essere infinitamente piccoli dinanzi all'altissima volta rocciosa che si para davanti, da cui un traverso ci porta in discesa a raggiungere uno spettacolare anfiteatro roccioso affacciato sul mare. Siamo all'interno delle Grotte Cipolliane. - Il gruppo "Va" sentiero" vi propone: TREKKING SUL MARE - Ventiquattresima Tappa “Marina di Novaglie e il sentiero delle Cipolliane" QUANDO: Domenica 14 novembre PARTENZA:  da Calimera (via Coccaluto angolo via Mascagni) Ore 8,45 - Sul posto (Marina di Novaglie) - Ore 9,30 SI RACCOMANDA LA MASSIMA PUNTUALITA' LUNGHEZZA PERCORSO: km 6 - Asfalto / Sentiero / Tratturo / Scogliera TEMPO MINIMO DI PERCORRENZA: 3 ore PUNTI DI INTERESSE: Porticciolo di Novaglie - Sentiero delle Cipolliane - Grotte Cipolliane Passo dopo passo, sulla linea di confine tra la terra e il mare, tra le rocce scoscese e il blu intenso del mediterraneo, si percorre il Sentiero delle Cipolliane, adagiando il cammino sull'andatura della costa , a tratti in salita e a tratti in discesa. E' un percorso naturalistico spettacolare quello che inizia lasciandosi alle spalle località "Chiancareddha" e prosegue verso est, in direzione Marina di Novaglie. Il sentiero si snoda lungo un paesaggio mozzafiato a picco sul mare con splendide vedute sulla linea della costa, speroni rocciosi cosparsi di euforbia e fichi d'india. Un susseguirsi di ampie curve, dietro le quali si scorgono, di volta in volta, i testimoni di un vita contadina oramai dimenticata: pajare, muretti a secco e mantagnate, vere e proprie mura di pietre realizzate per riparare la zona costiera, un tempo coltivata, dal vento proveniente dal mare, carico di salsedine. Di tanto in tanto una panchina in legno ci invita a sedersi per ammirare il magnifico riflesso del sole sulle acque del mare, acceso e scintillante nelle ore del primo mattino, più dolce e soffuso nel pomeriggio. Uno scivolo roccioso accompagnato dalla staccionata in legno, conduce ad uno stretto valico naturale di sassi ammucchiati, dietro al quale si nasconde uno scorcio di Salento che in pochi conoscono. Varcata la soglia del piccolo ingresso, si prova la sensazione di essere infinitamente piccoli dinanzi all'altissima volta rocciosa che si para davanti, da cui un traverso ci porta in discesa a raggiungere uno spettacolare anfiteatro roccioso affacciato sul mare. Siamo all'interno delle Grotte Cipolliane.
5 km
Distanz
141 m
Aufstieg
142 m
Abstieg
T25 - Il canalone del Ciolo 5+250
MTBUnbefestigt
Sergio Scordari
0

T25 - Il canalone del Ciolo 5+250

Fahrradtour in Gagliano del Capo, Apulien, Italien

Il gruppo "Va" sentiero" vi propone: TREKKING SUL MARE - Venticinquesima Tappa “Il canalone del Ciolo" QUANDO: Domenica  PRANZO AL SACCO PARTENZA:  da Calimera (via Coccaluto angolo via Mascagni) Ore 9,00 - Sul posto (Parcheggio accesso alto canalone a Gagliano del Capo) - Ore 10,00 SI RACCOMANDA LA MASSIMA PUNTUALITA' LUNGHEZZA PERCORSO: km 5 - Asfalto / Sentiero / Tratturo  TEMPO MINIMO DI PERCORRENZA: 3 ore escluse le pause PUNTI DI INTERESSE:  Sentiero Prazziche alte - Sentiero dell'Aspro - Il ponte del Ciolo - Grotta dei Moscerini - Grotta dei Conigli - Gagliano del Capo - Cappella S. Maria di Leuca “La discesa che porta al mare verso il Ciolo, luogo dove i Gaglianesi immergono i loro corpi nelle tiepide acque per bagni salutari durante la stagione estiva e dove i pescatori custodiscono – come risorsa di vita nella pesca – le loro imbarcazioni, si respira l’aria fresca ricca di iodio marino e l’aere profuma di odor di terra e delle piante vergini. Proprio del culmine dell’altura di Gagliano che domina il Ciolo si ammira l’immensa fascia del mare fatto di un azzurro intensissimo le cui acque lambiscono la via come un atto di omaggio alla verginità rimasta intatta, rotta soltanto dal respiro profondo del mare. Il cielo di quest’ultimo paese del Salento fatto di linde casette è come candida rosa aperta nel verde delle campagne col suo cielo che è quello decantato dai poeti - che stilizzano la nostra patria immortale – e nelle sue albe serene, nei suoi tramonti d’incanto che rendono visibili isole dell’arcipelago greco e le coste dell’Albania e nelle sue notti lunari il suo cielo è come un immenso tappeto trapunto da miriadi di stelle luminose ed il suo mare che la circonda pare che canti la sua eterna canzone.” TANZI V., Gagliano del Capo e il suo Santuario di Santa Maria di Leuca Al Ciolo si può giungere a piedi, lungo un percorso che si snoda per 4km, partendo dal cuore dell’antica Terra di Gagliano. Dal lato sinistro della Parrocchiale, si prende via Monte Grappa, al bivio si svolta a destra in via Novaglie e, pochi metri più avanti, sempre a destra, via Ciolo. Proseguendo diritti, sempre nella stessa direzione, si arriva al fiordo del Ciolo, tra cappelle, edicole votive dedicate alla Madonna di Leuca, - protettrice del Capo - , alberi di ulivo, piante e fiori della macchia mediterranea, muretti a secco e pajare. La Cappella della Madonna di Leuca è la prima che si incontra sul sentiero del Ciolo. Il tratturo del Ciolo inizia più in basso, dopo la cappella e dopo un grande piazzale, dove è possibile lasciare la propria bici o la propria auto. Esso percorre il lembo di terra ai piedi dei due imponenti costoni rocciosi che formano un canalone centrale, originatosi, nel corso dei millenni, dall’azione erosiva dei corsi di acqua piovana provenienti dalle zone più alte.  “Ma bisogna percorrer quelle stradette campestri per osservare la zona agraria, specialmente arborea, che cinge il paese, discende nelle valli e nei burroni, si arrampica tra i sassi delle colline che l’altipiano. Bisogna tentare una ginnastica da scojattoli per osservare i burroni profondi e tanto pittoreschi del Ciòlo di fronte all’immenso mare di Leuca”. Fino a qualche decennio fa, il sentiero era battuto dai pescatori, che lo utilizzavano per recarsi alle loro imbarcazioni, e dai raccoglitori del sale, che di nascosto risalivano dalla costa verso il paese. Raccogliere il sale dalle saline scavate nella roccia era un’azione illegale, e i raccoglitori dovevano essere abili a non farsi sorprendere dalle autorità che sorvegliavano il territorio, perciò si addentravano in questi sentieri , passaggi impervi e nascosti. Furono proprio loro, i pionieri di questo tratturo, a scavare  nella roccia la piccola nicchia dedicata alla Madonna di Leuca, che si trova a circa metà del percorso (foto a sinistra). A lei rivolgevano le loro preghiere, a lei si raccomandavano prima di salpare nel mare aperto chiedendo fortuna e protezione per un presto ritorno. Poco più avanti, troviamo dei piccoli ripari sotto roccia con panchine in legno su cui è possibile sedersi e riposare ammirando il fantastico scenario della natura selvaggia e respirando i profumi della macchia mediterranea. In pochi metri si concentrano i segni di vita di tempi remotissimi e recenti: insediamenti umani e ritrovamenti fossili animali risalenti al Paleolitico e Neolitico, pajare e muretti a secco. Più in giù, il sentiero si dirama: attraversando il canalone si può passare sull’altra sponda del tratturo che termina al lato sinistro del ponte Ciolo, aldilà del quale, attraversata la strada, continua la discesa verso il mare, sul sentiero delle Cipolliane (località Chiancareddha). Rimanendo sulla stessa sponda, invece, poco più avanti il sentiero si biforca nuovamente: un ramo conduce all’uscita sul lato destro del ponte, l’altro scende giù nella Baia dove, superato un costone di roccia che taglia la visuale sul mare, si arriva a Grotta del Ciolo o Grotta Azzura. .   - Il gruppo "Va" sentiero" vi propone: TREKKING SUL MARE - Venticinquesima Tappa “Il canalone del Ciolo" QUANDO: Domenica  PRANZO AL SACCO PARTENZA:  da Calimera (via Coccaluto angolo via Mascagni) Ore 9,00 - Sul posto (Parcheggio accesso alto canalone a Gagliano del Capo) - Ore 10,00 SI RACCOMANDA LA MASSIMA PUNTUALITA' LUNGHEZZA PERCORSO: km 5 - Asfalto / Sentiero / Tratturo  TEMPO MINIMO DI PERCORRENZA: 3 ore escluse le pause PUNTI DI INTERESSE:  Sentiero Prazziche alte - Sentiero dell'Aspro - Il ponte del Ciolo - Grotta dei Moscerini - Grotta dei Conigli - Gagliano del Capo - Cappella S. Maria di Leuca “La discesa che porta al mare verso il Ciolo, luogo dove i Gaglianesi immergono i loro corpi nelle tiepide acque per bagni salutari durante la stagione estiva e dove i pescatori custodiscono – come risorsa di vita nella pesca – le loro imbarcazioni, si respira l’aria fresca ricca di iodio marino e l’aere profuma di odor di terra e delle piante vergini. Proprio del culmine dell’altura di Gagliano che domina il Ciolo si ammira l’immensa fascia del mare fatto di un azzurro intensissimo le cui acque lambiscono la via come un atto di omaggio alla verginità rimasta intatta, rotta soltanto dal respiro profondo del mare. Il cielo di quest’ultimo paese del Salento fatto di linde casette è come candida rosa aperta nel verde delle campagne col suo cielo che è quello decantato dai poeti - che stilizzano la nostra patria immortale – e nelle sue albe serene, nei suoi tramonti d’incanto che rendono visibili isole dell’arcipelago greco e le coste dell’Albania e nelle sue notti lunari il suo cielo è come un immenso tappeto trapunto da miriadi di stelle luminose ed il suo mare che la circonda pare che canti la sua eterna canzone.” TANZI V., Gagliano del Capo e il suo Santuario di Santa Maria di Leuca Al Ciolo si può giungere a piedi, lungo un percorso che si snoda per 4km, partendo dal cuore dell’antica Terra di Gagliano. Dal lato sinistro della Parrocchiale, si prende via Monte Grappa, al bivio si svolta a destra in via Novaglie e, pochi metri più avanti, sempre a destra, via Ciolo. Proseguendo diritti, sempre nella stessa direzione, si arriva al fiordo del Ciolo, tra cappelle, edicole votive dedicate alla Madonna di Leuca, - protettrice del Capo - , alberi di ulivo, piante e fiori della macchia mediterranea, muretti a secco e pajare. La Cappella della Madonna di Leuca è la prima che si incontra sul sentiero del Ciolo. Il tratturo del Ciolo inizia più in basso, dopo la cappella e dopo un grande piazzale, dove è possibile lasciare la propria bici o la propria auto. Esso percorre il lembo di terra ai piedi dei due imponenti costoni rocciosi che formano un canalone centrale, originatosi, nel corso dei millenni, dall’azione erosiva dei corsi di acqua piovana provenienti dalle zone più alte.  “Ma bisogna percorrer quelle stradette campestri per osservare la zona agraria, specialmente arborea, che cinge il paese, discende nelle valli e nei burroni, si arrampica tra i sassi delle colline che l’altipiano. Bisogna tentare una ginnastica da scojattoli per osservare i burroni profondi e tanto pittoreschi del Ciòlo di fronte all’immenso mare di Leuca”. Fino a qualche decennio fa, il sentiero era battuto dai pescatori, che lo utilizzavano per recarsi alle loro imbarcazioni, e dai raccoglitori del sale, che di nascosto risalivano dalla costa verso il paese. Raccogliere il sale dalle saline scavate nella roccia era un’azione illegale, e i raccoglitori dovevano essere abili a non farsi sorprendere dalle autorità che sorvegliavano il territorio, perciò si addentravano in questi sentieri , passaggi impervi e nascosti. Furono proprio loro, i pionieri di questo tratturo, a scavare  nella roccia la piccola nicchia dedicata alla Madonna di Leuca, che si trova a circa metà del percorso (foto a sinistra). A lei rivolgevano le loro preghiere, a lei si raccomandavano prima di salpare nel mare aperto chiedendo fortuna e protezione per un presto ritorno. Poco più avanti, troviamo dei piccoli ripari sotto roccia con panchine in legno su cui è possibile sedersi e riposare ammirando il fantastico scenario della natura selvaggia e respirando i profumi della macchia mediterranea. In pochi metri si concentrano i segni di vita di tempi remotissimi e recenti: insediamenti umani e ritrovamenti fossili animali risalenti al Paleolitico e Neolitico, pajare e muretti a secco. Più in giù, il sentiero si dirama: attraversando il canalone si può passare sull’altra sponda del tratturo che termina al lato sinistro del ponte Ciolo, aldilà del quale, attraversata la strada, continua la discesa verso il mare, sul sentiero delle Cipolliane (località Chiancareddha). Rimanendo sulla stessa sponda, invece, poco più avanti il sentiero si biforca nuovamente: un ramo conduce all’uscita sul lato destro del ponte, l’altro scende giù nella Baia dove, superato un costone di roccia che taglia la visuale sul mare, si arriva a Grotta del Ciolo o Grotta Azzura. .
4,8 km
Distanz
198 m
Aufstieg
197 m
Abstieg
1

Gallipoli

Fahrradtour in Gagliano del Capo, Apulien, Italien

71,8 km
Distanz
350 m
Aufstieg
489 m
Abstieg
0

Route 5: Gagliano - Gallipoli

Fahrradtour in Gagliano del Capo, Apulien, Italien

68,7 km
Distanz
157 m
Aufstieg
290 m
Abstieg

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