Siamo quasi alla fine ed è giusto cimentarsi con qualcosa di importante: questo è un percorso durissimo che è paragonabile ad una gran fondo. Due Passi terribili, il Duran e il Giau e, altri due molto impegnativi, il Falzarego e la Staulanza. Un test di qualità e resi stenza. E’ il percorso più duro, sia per il dislivello complessivo e sia per le ascese impegnative che fanno di questo anello una gran fondo che mette a dura prova la resistenza, non meno di quattro ore e mezza di salita per chi ha il passo di scalatore, almeno sei per gli altri. Partiti dal Camping Alleghe e Hotel Garni La Maison e scesi fino ad Agordo, prendiamo a salire verso il Duran, stupende vedute si aprono sulle bastionate rocciose dell’Agner e delle Pale di San Lucano, più avanti sulla Moiazza e sulle Cime di San Sebastiano. Raggiunto il Passo Duran, si scende a Villa, qui svoltiamo a sinistra e si attacca la salita della Forcella Staulanza, dopo Pecol abbiamo delle viste di grande suggestione sul Civetta, sul Pelmo e sui monti che cingono a nord la Valle di Zoldo. Picchiata su Selva di Cadore, all’ombra di fitte foreste e, per la gioia degli scalatori, attacco al “moloch” della giornata, il Passo Giau, impietoso e seducente, nulla concede nemmeno un metro di piano per respirare. Però una volta arrivati al valico ci coi nvolge con un panorama mozzafiato sul Nuvolao, Averau, Tofane e Cristallo. Scendiamo verso Cortina con alla destra le imperiose bastionate dei Lastoi de Formin, qui conviene tralasciare per qualche tempo il panorama, meglio occuparci della strada che porta a raggiungere velocità considerevoli. Al termine della discesa, a Pocol, si piega a sinistra e si affronta l’ultima difficoltà della giornat a, il Passo Falzarego, con alla destra le Tofane e il Lagazuoi e sulla sinistra le 5 Torri con l’Averau. Dal Falzarego comincia una lunghissima discesa fino a Caprile e da qui al bel Lago di Alleghe, ormai si è arrivati e in un lampo siamo a Masarè all’ Hotel La Maison e Camping Alleghe .
Osservazioni: 1) PASSO DURAN 13 Km – disl. 995 mt. pend. Media 7,6 % La salita al Passo Duran si può benissimo dividere in due realtà sportive diverse; il primo tratto che va dal bivio di Agordo al paesino di La Valle che ci fa salire a quota 800 mt. In circa 4 Km con un dislivello di circa 190 mt. Da superare con una pendenza media del 4,7 % circa. Il secondo tratto che porta da La Valle allo scollinamento del Passo che vede la strada assumere una decisa impennata tanto da superare un dislivello di 800 mt. In 9 Km circa, con una pendenza media attorno al 9 % con punte che arrivano a toccare il 15%. 2) LA SALITA ALLA STAULANZA 12 Km – disl. 840 mt. – pend. Media 7 % La salita che porta dal paese di Dont alla Forcella della Staulanza non è una salita proibitiva sebbene abbia in serbo alcune impennate dell’ 11 %. I primi 3 Km che portano a Fusine hanno una pendenza media del 8 %, poi la parte centrale lascia un po’ respirare con il suo 6,5 % medio, ed infine la parte finale che va dal paese di Pecol a Palafavera e, per finire lo strappo finale che porta alla forcella e qui si ritorna ad una pendenza che si aggira attorno all’8%. 3) PASSO GIAU 10,5 Km – disl. 886 mt. – pend. Media 8,4 % Salita impietosa, con lunghi tratti al 13 e 14 % e senza alcuna concessione. Non un metro per poter riposare ma un panorama mozzafiato che ci ripaga delle fatiche. Non c’è altro da dire, solo da pedalare. 4) PASSO FALZAREGO 10 Km – disl. 652 mt. – pend. media 6,5 % E’ l’ultima difficoltà e non va presa sottogamba, 10 Km di salita al 6,5 % con punte che arrivano al 10 %. L’ascesa ci offre comunque alcuni tratti dove è possibile “alleggerire” il carico di spinta e prendere, sebbene per poco, un po’ di respiro. RAPPORTI CONSIGLIATI: Il 39x26 per il Duran e il Giau, il 39x23/23 per la Staulanza e il Falzarego. La prudenza suggerisce di montare inoltre un 28, non si sa mai.